Stai organizzando la tua vacanza in Salento, sei alla ricerca di informazioni sui piatti tipici e sei curioso di assaporare i veri sapori salentini?
Eccoti una guida che ti condurrà alla scoperta della cucina tipica del Salento con piatti unici ed inimitabili che, solo in questa fantastica terra, puoi gustare.
Dagli antipasti ai primi piatti, passando per secondi di carne e di pesce fino a concludere con i dolci tipici salentini. Un percorso che ti farà venire voglia di assaporare queste prelibatezze e sapere sempre cosa mangiare in Salento.
Pane salentino
La tradizione contadina ed artigiana di questa zona d’Italia regala sapori unici e antichi. Nelle famiglie salentine, soprattutto in quelle dei vari paesi più piccoli, vi è ancora oggi, anche se non come una volta, la tradizione del pane fatto in casa con un sapore ed un profumo unico.
Sono tante le tipologie di pane che vengono sfornate dalle panetterie salentine e in ognuna di esse trovi tante tipologie di pizze, pizzette, pucce, pizzi, focacce, calzoncini e tante altri prodotti sfiziosi. Ma ora vediamo quali sono le tipologie di pane che trovi in Salento.
La puccia
La puccia, appena sfornata, emana un profumo che fa venire subito l’acquolina in bocca. Una tipologia di pane molto buona che viene consumata dalle famiglie salentine quotidianamente, dato che rimane morbida anche nei giorni a seguire. Consumabile durante tutte le stagioni dell’anno.
Solitamente dalla forma più o meno rotonda e bella grossa. Oggi, però, la creatività dei maestri fornai porta alla produzione anche di pucce dalla dimensione più piccola; addirittura esistono gustose varianti della tradizionale puccia come ad esempio la puccia con il peperoncino.
Ma come viene consumata questa puccia?
Solitamente viene utilizzata come accompagnamento allo spezzatino di carne, facendo la famosa “scarpetta” oppure accompagnando un piatto di legumi o verdure.
Un altro modo molto diffuso è la bruschetta salentina: si taglia a fette la puccia, la si abbrustolisce e la si condisce con olio, pomodori, capperi, origano e sale o con peperoni, melanzane oppure affettati e latticini.
La Puccia con olive nere o “uliata”
Pane di semola molto soffice condito con olive nere con il nocciolo, anche se ormai si producono anche pucce condite con olive nere denocciolate. Facili da preparare, vengono utilizzate anche per feste e compleanni.
Tradizionalmente, la puccia con le olive nere viene consumata dai salentini soprattutto il 7 dicembre nel giorno della Vigilia dell’Immacolata Concezione, giorno in cui si digiuna ( più che un vero e proprio digiuno è un astenersi dal mangiare la carne); quindi si mangia solo una puccia di questo tipo condita con verdure di vario tipo.
La puccia con olive nere può essere condita anche con tonno e capperi e c’è chi ci aggiunge o delle fette di provola o alici marinate oppure ricotta forte.
A luglio viene organizzata anche la Festa te la Uliata a Caprarica (un paese in provincia di Lecce), una festa in cui poter assaporare questo prodotto davvero molto buono a suon di musica popolare salentina.
Il Pizzo o “Pizzitieddrhu”
Una tipologia di pane condito molto morbido e dall’impasto realizzato com farina, acqua, zucca gialla, olive nere, cipolla, zucchine, olio, sale e capperi; viene prodotta anche la variante al peperoncino, dal sapore piccantino.
In alcune zone del Salento, come Zollino, viene chiamato anche “Sceblasti” e ad agosto si organizza ogni anno la Sagra della Sceblasti, una festa in cui poter gustare questo particolare prodotto della tradizione salentina.
In altre zone del Salento, come ad esempio Surbo, questa tipologia di pane viene chiamato “Piscialetta” ed anche in questo paese della provincia di Lecce, ogni anno nel mese di agosto, si organizza la Sagra della Piscialetta in cui poter assaporare questo pane squisito.
La Puccia Salentina
Dalla forma rotonda e schiacciata, totalmente diversa dalla classica puccia. Nelle puccerie che si trovano nelle varie vie della città di Lecce si possono assaggiare le pucce salentine cotte al forno a legna, che possono essere condite con qualsiasi cosa: verdure, funghi, varie salse, insalata russa, maionese, ketchup, patatine fritte, affettati, hamburger, carne di qualsiasi tipo. Insomma un vero e proprio prodotto street food made in Salento.
Prodotti e piatti tipici del Salento
Arrivati in Salento, dopo aver camminato tanto, goduto delle sue bellezze e delle meravigliose spiagge arriva il momento di pensare a cosa mangiare. Qui di seguito trovate i prodotti tipici salentini che non potete assolutamente perdervi.
Friselle, “Frise” o “Friseddrhe”
La frisella è un prodotto realizzato con grano duro o orzo e cotto al forno, tagliato a metà e fatto biscottare di nuovo in forno. La frisella deve essere bagnata in acqua, così da ammorbidirsi e assorbire meglio i condimenti. Questo processo viene chiamato in salentino “sponzare”.
Il modo più semplice per consumare le frise è immergerle in una bacinella di acqua fredda e tenerle a mollo per qualche secondo, facendo attenzione che non si aprano in due ma che rimangano compatte.
La potete condire in tantissimi modi; tradizionalmente viene condita con pomodoro, un filo d’olio, sale e capperi, ma potete condirla anche con peperoni, melanzane o tonno.
Le frise solitamente vengono consumate per lo più nel periodo estivo, ma sono buone in ogni periodo a pranzo, spuntino pomeridiano o cena.
Il Rustico
Un prodotto che fa parte dello street food salentino, consumato nei pomeriggi o la sera dopo una bella e rilassante passeggiata. Il rustico è un prodotto preparato con la pasta sfoglia e farcito con pomodoro, mozzarella, besciamella, pepe e noce moscata e lo si trova in ogni bar del Salento.
Le “Pittule”
Tradizionalmente realizzate con farina, acqua e sale, vengono create delle palline e fritte in olio bollente. Esistono anche delle varianti come le pittule con il cavolfiore, con il baccalà, con le rape, con il tonno o alla pizzaiola (con pomodori pelati e capperi). Possono essere addolcite intingendole nel miele, per la gioia dei più golosi.
Consumate solitamente in periodi di festa come l’11 novembre, in onore di San Martino o nel periodo natalizio; possono essere prodotte e consumate in qualsiasi periodo dell’anno.
Le “Sagne ‘ncannulate”
Pasta lunga con forma elicoidale, condita con pomodoro fresco, ricotta forte e basilico.
Linguine ai ricci di mare
Nulla da aggiungere devono essere solo gustati.
“Ciciri e Tria”
Un gustoso primo piatto a base di pasta fresca senza uova, realizzata con farina, semola rimacinata, acqua e olio d’oliva e molto simile alle fettuccine. Questa viene in gran parte lessata e in parte minore fritta, il tutto viene poi condito con i ceci.
La “Tajeddrha”
Un piatto a base di riso, patate e cozze, dal sapore unico ed irresistibile. C’è anche chi ci aggiunge delle zucchine, ma ciò perché ogni zona del Salento ha una sua interpretazione di questo piatto squisito.
“Turcinieddrhi” o “Gnemmarieddrhi”
Hanno un sapore molto particolare e per questo direi unico e si trovano su ogni barbecue di un buon salentino.
I Turcinieddrhi o gnemmarieddrhi altro non sono che degli involtini di interiora di agnello cotti alla brace.
Pezzetti di cavallo al sugo
Tenera carne di cavallo fatta a tocchetti e immersa in un ottimo sughetto di pomodoro, reso ancor più saporito con l’aggiunta di peperoncino. Consumati come secondo piatto, accompagnato da pane o frisa.
Le Lumache o “Municeddrhi”
Piccole lumache di campagna dal guscio marrone, che vengono consumate al sugo, soffritte o arrostite. La Festa della Municeddrha viene organizzata a Cannole ogni anno nel periodo estivo e proprio qui puoi gustare le lumache cucinate in tutti i modi.
La “scapece”
Piccoli pesci fritti e fatti marinare tra mollica di pane imbevuta di aceto e zafferano,dentro le tipiche tinozze di legno. Non è facile trovare questo piatto nei vari locali, ma sicuramente lo trovate in alcune feste patronali.
“Purpu alla pignata”
Polpo cotto con pomodori, cipolla, prezzemolo, olio e pepe nero nella tradizionale pignata (un recipiente in terracotta).
Dolci salentini
Tante sono le varietà di dolci tipici del Salento. Ve ne proponiamo alcuni tra i più buoni e ricercati.
Il Pasticciotto
Il re dei dolci salentini, il pasticciotto è il più conosciuto ed apprezzato dolce del Salento. Composto da pasta frolla, farcito con crema pasticcera e cotto in forno.
Esistono numerose varianti di questo buonissimo dolce: il pasticciotto Obama, che è la variante con pasta frolla al cacao e farcito con crema al cioccolato; il fruttone che, invece, ha la base di pasta frolla ma ha al suo interno un ripieno di pasta di mandorle e marmellata, il tutto ricoperto con cioccolato fondente.
Lo “Spumone”
Tradizionale gelato a più gusti, solitamente nocciola e cioccolato, con all’interno pan di spagna affogato con amaro o liquore.
Esistono altre versioni che prevedono al suo interno non il pan di spagna ma croccante, pezzi di cioccolato fondente o canditi e caramello.
“Purceddrhuzzi”
Dolce tipico natalizio che arricchisce le tavole di ogni famiglia salentina durante le feste.
Vengono preparati con farina, lievito di birra, vino bianco, acqua e sale, per poi esser fritti e conditi con miele, anesini e cannella.
L’impasto viene realizzato non con uova ma con succo di arancia, mandarino, limone, cannella, chiodi di garofano e liquore di anice.
Sono piccoli ed a forma di uno gnocco schiacciato con una forchetta, a differenza delle ncarteddrhate che si preparano allo stesso modo, ma sono a forma di rosa e più grandi.
La “Cupeta”
Dolce base di miele, zucchero sciolto e mandorle tritate, facilmente acquistabile dalle varie bancarelle delle feste patronali.
Questi erano i nostri consigli ed alcune idee su cosa mangiare in Salento durante il vostro soggiorno o la vostra vacanza. Provate e fateci sapere se vi sono piaciuti questi prodotti tipici salentini.